Lavorare in Svizzera

La Svizzera è uno Stato federale composto da 26 cantoni, ossia Stati federali, ufficialmente definita come Confederazione Svizzera (Confoederatio Helvetica). La capitale è Berna, ma non è certo l’unica città in cui può essere interessante trovare lavoro. Tra le principali e più importanti città svizzere troviamo Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Lucerna, San Gallo, Bienne, Winterthur e la più vicina a noi, Lugano.
La valuta corrente è il Franco svizzero (100 franchi svizzeri corrispondono a quasi 93,00 euro). Quali lingue si parlano? La Svizzera è suddivisa in tre regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni, in cui si parla il Romancio. Il Tedesco, il Francese e l’Italiano sono lingue ufficiali e nazionali. Alla diversità linguistica si aggiunge quella religiosa con i cantoni protestanti e i cantoni cattolici.

LAVORARE IN SVIZZERA COME STRANIERO
Le condizioni di soggiorno per lavorare in Svizzera come straniero dipendono dalla cittadinanza e dal motivo del soggiorno. In base all’accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) siglato tra la Svizzera e l’Unione Europea il 21 giugno 1999, entrato in vigore il 1° giugno 2002, i cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea (ad eccezione della Croazia, per la quale vigono norme particolari e transitorie) e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) hanno il diritto di entrare, vivere e svolgere un lavoro in Svizzera. L’Italia è un Paese che fa parte dell’UE, dunque i cittadini italiani beneficiano dell’ALC e possono lavorare e vivere in Svizzera.

LAVORARE IN SVIZZERA COME FRONTALIERE
Gli stranieri hanno la possibilità di lavorare in Svizzera anche senza risiedere in territorio svizzero, nella condizione di lavoratore frontaliere. Sono considerati frontalieri, ad esempio, i cittadini italiani che risiedono vicino al confine svizzero e che si recano in Svizzera per lavoro, rientrando al proprio domicilio in territorio italiano a fine giornata o almeno una volta a settimana. L’Italia ha siglato un nuovo accordo con la Confederazione Svizzera, che dovrebbe entrare in vigore nel 2023, per ridefinire l’imposizione fiscale sui lavoratori frontalieri.
Il documento dà una nuova definizione dei lavoratori frontalieri, in base alla quale è considerato frontaliere il lavoratore che risiede entro 20 Km dalla frontiera con la Svizzera e, in linea di massima, rientra ogni giorno la proprio domicilio. L’accordo è in attesa di ratifica da parte del Parlamento italiano e di quello svizzero per entrare in vigore. Una volta ratificato diventeranno validi il nuovo regime di imposizione e la nuova definizione dello stato di frontaliere.

SOGGIORNO
Chiunque esercita un’attività lucrativa durante il suo soggiorno in Svizzera o si sofferma in Svizzera per oltre tre mesi, necessita un permesso rilasciato dalle autorità cantonali competenti in materia di stranieri. Si distingue tra permesso di breve durata (meno di un anno), permesso di dimora (di durata limitata), permesso di domicilio (di durata indeterminata).

Permesso G (per frontalieri)
Permesso F (per persone ammesse provvisoriamente)
Permesso Ci (permesso di dimora con attività lucrativa)
Permesso S (per persone bisognose di protezione)
Permesso N (per richiedenti l’asilo)
Permessi di dimora per cittadini della UE/AELS

Per agevolare la consultazione, è possibile effettuare la ricerca per parola chiave e per sede.

Per lavoratore frontaliero si intende qualsiasi persona che esercita un’attività subordinata o autonoma in uno Stato membro e che risiede in un altro Stato membro, nel quale ritorna in linea di massima ogni giorno o almeno una volta la settimana.
Varese : via Bixio, 37 ; Telefono: 0332296202 ; E-mail: cdltvarese@cgil.lombardia.it
Sito web: https://www.cgil.varese.it/frontalieri/

Como e Varese, rappresenta e tutela pensionati e lavoratori appartenenti a tutti i settori del mondo del lavoro.
- Como : via Brambilla, 24 ; E-mail: frontalieri@us.it ; Telefono: 031296202
- Varese: via Luini, 5 ; E-mail: frontalierivarese@cisl.it ; Telefono: 0332283654
Sito web: https://www.cisldeilaghi.it/categorie/frontalieri

L'Associazione europea di libero scambio (AELS) è un'organizzazione internazionale con sede a Ginevra, Bruxelles e Lussemburgo. Nell'ambito dell'AELS, la Svizzera ha concluso diversi accordi di libero scambio, che contengono, tre la altre, disposizioni in materia di protezione della proprietà intellettuale. Tali accordi apportano un contributo considerevole in materia di protezione dell'innovazione.
Contatti: https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/sem/kontakt.html
Sito web:
https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae/politica-estera/organizzazioni-internazionali/aels-see.html

L’OCST è l’organizzazione sindacale più rappresentativa del Canton Ticino: raccoglie oltre 40’000 associati attivi in tutti i settori e in tutte le professioni. Il suo primo compito è quello di difendere e promuovere le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, incoraggiando la loro partecipazione in azienda, nel sindacato, ma anche in ambito sociale e politico. L’OCST aderisce a Travail.Suisse.
Contatti: https://www.ocst.ch/sedi
Sito web: https://www.ocst.ch/

Il portale ufficiale svizzero d'informazione dell'orientamento professionale, universitario e di carriera. Per tutte le domande riguardanti i posti di tirocinio, le professioni e le formazioni.
Sito web: https://www.orientamento.ch/

Unia tutela gli interessi di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’economia privata e offre ai suoi oltre 180'000 iscritti consulenza, protezione giuridica e altri servizi. Inoltre Unia dirige la più grande cassa disoccupazione della Svizzera.
Unia organizza sindacalmente le lavoratrici e i lavoratori dei settori Industria, Artigianato, Edilizia e Servizi privati. Unia riunisce oltre 180'000 iscritti, ripartiti in 13 regioni con 26 sezioni e 110 segretariati locali.
Contatti: https://www.unia.ch/it/contatti
Sito web: https://www.unia.ch/it/