Gavirate: monumenti

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Info: Il tabernacolo, costruito nel 1990 per volontà di don Tiziano Arioli, si trova dove un tempo sorgeva una chiesetta, dedicata a Santa Maria della Natività, chiamata familiarmente “gesiola” proprio per le sue piccole dimensioni. Era di forma quadrata, con un piccolo altare e, non avendo finestre, prendeva luce dalla facciata con una grata di legno; sulla parete di fondo erano affrescate immagini della Natività e dei Santi Sebastiano e Bernardino. In quei tempi era uso costruire edifici devozionali di simile fattura per i viandanti e per gli abitanti delle frazioni lontane dalla chiesa parrocchiale. Si hanno notizie dell’esistenza della chiesetta già nel 1534, anno in cui è citata in un documento notarile che tratta la divisione dei beni del nobile Giovanni Giacomo Besozzi, suo fondatore. Già pochi anni dopo la sua costruzione, la chiesetta non era in buone condizioni: S. Carlo, durante la sua visita pastorale, proibì la celebrazione dell’eucarestia e la destinò, per breve tempo, a sede della Confraternita dei Disciplini. Nel 1873 fu acquistata dal Comune per 600 lire e demolita per poter allargare la strada.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it


Info:
Ogni rione ha un suo nucleo antico ricco di memorie storiche.
Passeggiando tra le vie, si possono ammirare numerosi palazzi, costruiti tra il 1300 e il 1600, che testimoniano l’importanza storica, artistica ed economica del borgo, consolidata nel corso dei secoli. A Gavirate risiedevano infatti molte famiglie nobili della zona ed anche notabili milanesi che qui avevano le loro residenze di campagna. I Besozzi, una delle più nobili e antiche casate del ducato, hanno lasciato alcuni pregevoli palazzi tra cui il più importante è l’imponente residenza che si affaccia nella piazza del municipio, in origine palazzo Besozzi ed ora Maggioni-Puricelli Guerra. Nella frazione di Fignano, probabilmente il nucleo cittadino più antico, ci sono altri palazzotti storici come casa Besozzi e casa Lanzavecchia, con caratteristiche corti interne. In questo rione, oltre ai palazzi, si può anche ammirare un antico lavatoio.
Anche ad Armino vi è un prestigioso palazzo, sempre dei Besozzi, con annesse alcune case dei massari. Altri esempi di case contadine si possono incontrare ancora nel rione Pozzuolo, anticamente abitato da contadini.
Fonte: Inforpoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it

Info: Nel rione di Armino, accanto al palazzo Besozzi, sorgeva una piccola chiesa costruita tra il ‘300 e il ‘500, dedicata a San Rocco, protettore contro la peste. Già alla fine del ‘500 lo stato della chiesa era molto precario: dai resoconti delle visite pastorali dell’epoca, infatti, risultava quasi semidistrutta. Nel ‘600 la famiglia Besozzi si adoperò per costruire una nuova chiesa, che sostituisse quella di san Rocco, con l’intenzione di dedicarla a san Carlo Borromeo, che aveva visitato questi luoghi durante la sua visita pastorale nel 1574. A tale scopo, il 24 ottobre del 1620, Matteo Besozzi approfittò del passaggio a Gavirate del cardinale Federico Borromeo in pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese, per sottoporgli il progetto della costruzione della nuova chiesa, a spese della famiglia Besozzi e della comunità. La nuova chiesa infatti era fortemente voluta anche dalla popolazione, visto che la chiesa parrocchiale era distante e, a causa delle piogge che ingrossavano i torrenti, il tragitto era spesso impervio. Il cardinale Borromeo accolse subito la loro richiesta, ma la chiesa fu costruita solo nel 1672 dai figli di Matteo. All’inizio del ‘900 l’edificio non era più in buono stato: durante la Prima Guerra Mondiale venne anche usato come deposito per le vettovaglie dei soldati. Nel 1927 la chiesa fu restaurata a spese pubbliche: in questa occasione l’ingresso, che prima si affacciava sul cortile interno, venne spostato sulla piazza antistante. Al suo interno si conserva un frammento in pietra con le figure di San Rocco e Sant’Ambrogio, provenienti dalla chiesa parrocchiale.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
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Info: Si hanno notizie di una chiesa costruita sul poggio, a quel tempo insolitamente distante dal centro abitato, già nel '300, intitolata a S. Giovanni. Nel '400, accanto alla vecchia chiesa, ne fu costruita una nuova dedicata a S. Giorgio. Grazie ai resoconti delle visite pastorali cinquecentesche, è possibile avere accurate descrizioni dei due edifici. La chiesa di S. Giovanni era la chiesa parrocchiale, ma, essendo questa più piccola e mal tenuta, la vera funzione di parrocchia era affidata alla chiesa di S. Giorgio: questo è il motivo per cui molto spesso nei documenti, quest'ultima è indicata con la doppia intitolazione a S. Giorgio e a S. Giovanni. Quindi l’antica chiesa di S. Giovanni venne poi convertita in oratorio con il nome di Santa Marta e preposta a sede della confraternita dei Disciplini; fu poi distrutta nel 1874. La sua demolizione è sicuramente una grave perdita dal punto di vista storico-artistico, dato che probabilmente fu la più antica chiesa di Gavirate. La parrocchiale, chiamata ormai definitivamente nel corso del Seicento chiesa di S. Giovanni, mentre un tempo era chiamata S. Giovanni e S. Giorgio, fu ristrutturata e sistemata in più momenti, fino ad arrivare ai lavori di intervento di fine Ottocento, contemporanei alla demolizione di Santa Marta. In questa occasione furono fatte alcune importanti modifiche alla struttura tra cui l’ampliamento della chiesa e la costruzione della sacrestia. Non essendoci più l’oratorio di Santa Marta, è stato possibile sistemare il sagrato per dare così la giusta importanza alla chiesa parrocchiale. Nel corso del Novecento sono stati eseguiti altri lavori di minore importanza e nel 1931 è stato sopralzato il campanile seicentesco. Una tradizione molto sentita dai gaviratesi è la festa dell’Addolorata che si festeggia il 15 Settembre. Si può far risalire l’origine di questa devozione agli anni intorno al 1730 quando l’altare della cappella della Vergine del Rosario, menzionato nel resoconto della visita pastorale di Federico Borromeo nel 1596, e poi dedicato alla Madonna di Loreto, fu intitolato all’Addolorata. Erano gli anni in cui questo culto si stava diffondendo rapidamente in tutto il territorio varesino.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
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Indicazioni: Piazza San Giovanni, 1, 21026 Gavirate VA

Info: Voltorre dipendeva per l’assistenza religiosa dalla parrocchia di Comerio, con conseguenti disagi per gli abitanti della frazione. La situazione cambiò quando, durante la visita del card. Ferrari nel 1900, i voltorresi chiesero di poter avere presso di loro un sacerdote. Il cardinale concesse loro un coadiutore a patto che gli venisse fornita un’adeguata canonica. Così fu, e nel 1932 per volere del card. Schuster, l’antica chiesa di S. Michele divenne parrocchia. Nella seconda metà del secolo scorso ci fu un considerevole aumento della popolazione, pertanto, durante gli anni del Concilio Vaticano II fu progettata la moderna chiesa dedicata a S. Michele e alla Madonna Addolorata, su progetto degli architetti Bassi e Boschetti, poi consacrata nel 1973.
Allo scultore Aloi si devono l’altare, il tabernacolo e il battistero; il bassorilievo della “Pietà” è stato eseguito dallo scultore ferrarese Zucchini.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
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Info: Alle pendici del Parco del Campo dei Fiori, c’è una cappellina, la chiesetta del Lazzaretto detta anche di S. Carlo, costruita dove un tempo sorgeva il Lazzaretto. Era abitudine nei piccoli borghi adibire cappelle, case isolate o campi aperti a lazzaretti, dove i religiosi assistevano i malati, separandoli dal resto della comunità. Nel 1863, anno della costruzione del piccolo oratorio, il parroco Antonio Porta ci lasciò una descrizione del luogo:
"esiste un sito che chiamasi Lazzaretto nel quale diconsi sepolti nel 1500 i morti, vittime della peste bubbonica che devastò questo borgo. In occasione di pubbliche calamità sogliono questi terrieri portarsi processionalmente in quella pianura a suffragare le anime dei loro defunti e solo una logora Croce segnava quel sito. Ora, mediante offerte, venne costruito un piccolo oratorio eretto nelle dimensioni e forme canoniche". Questa chiesetta, fin dalla sua origine, è stata nel cuore dei gaviratesi: alla sua costruzione parteciparono operai volontari guidati dal muratore Giuseppe Paronelli. Il 1° luglio del 1964 è stata inaugurata nuovamente la chiesetta, ampliata e ristrutturata con il sostegno della cittadinanza e il prezioso apporto del Gruppo Alpini di Gavirate, che ne cura ancora oggi la manutenzione. In questa occasione è stato eseguito l’affresco raffigurante S. Carlo. Oltre ad essere memoria storica dell’antico lazzaretto, il 1° luglio di ogni anno, vi si celebra una messa in suffragio dei Caduti di Gavirate.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
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